martedì 27 agosto 2013

Riprendere l'attivita fisica dopo il parto







Il percorso che segue la donna durante una gravidanza è un’avventura meravigliosa ed i cambiamenti a cui va incontro sono stati ampiamente trattati per capire come affrontarli dal punto di vista psicologico, alimentare, sportivo ecc. Troppo spesso si tende però a dare meno importanza (forse perché si ritiene sia tutto più facile) alla fase post parto. In realtà, all’istruttore di sala viene maggiormente chiesto cosa fare dopo la gravidanza, per ritornare in forma, piuttosto che durante la gravidanza, dove i primi tre mesi sono sempre molto delicati e anche nel periodo successivo è consigliabile dedicarsi solo a una leggera attività fisica. 
Non bisogna dimenticare come il ritorno alla forma giochi un ruolo fondamentale per il ritrovamento dell’autostima e del massimo equilibrio psico-fisico; è infatti consolidato il momento difficile che quasi tutte le mamme passano subito dopo il parto, dei mille dubbi che le assalgono, del sentirsi troppe volte depresse, non all’altezza, non fisicamente desiderabili; con tutte le energie proiettate verso la loro nuova dimensione di donna e mamma. 
Diversi studi attestano come la ripresa di un’attività fisica funzionale e divertente (e non troppo intensa) porta ad un netto calo dei casi di depressione post parto. Logicamente tutto ciò che si è fatto negli anni precedenti alla gravidanza (stile di vita, alimentazione, attività fisica) viene ritrovato in positivo dopo il parto. Una sportiva avrà molte meno difficoltà a tornare in forma, ma certamente avrà anche preso meno peso durante la gravidanza stessa, mettendo a frutto non solo i consigli del medico, ma anche tutte le esperienze e le abitudini accumulate durante i suoi anni di “militanza” fitness. Le modificazioni tipiche della gravidanza rimangono per diverse settimane anche dopo il parto (dalla situazione ormonale al rilassamento dei tessuti fino alla frequenza cardiaca); a queste si aggiunge l’effetto della prolattina aumentata proprio per consentire l’allattamento.
Durante l’allattamento è normale che ci possa essere un dolore più o meno marcato al seno; questo, compatibilmente con il disagio che provoca sui singoli soggetti, non è di per sé un fattore che controindica l’allenamento. In molti casi è una situazione sinergica all'iperproduzione di prolattina che comporta ritenzione idrica e accentuata sudorazione. I più prudenti raccomandano di aspettare minimo tre settimane prima di riprendere (se non ci sono state problematiche come il cesareo o la necessità di particolari suturazioni che richiedono completa guarigione delle ferite, quindi anche sei settimane); in realtà dagli studi non sembrano esserci particolari controindicazioni a riprendere quasi subito l’attività fisica.
Ovviamente tenendo sempre in grande attenzione la compatibilità con l’allattamento, quindi senza indurre eccessivo stress o disidratazione o un consumo calorico non ben compensato dall’alimentazione. Durante il periodo dell’allattamento è sempre meglio allattare prima dell’attività fisica per evitare una incidenza dell’acido lattico prodotto (durante l’attività fisica) sul sapore del latte (e che potrebbe portare ad un rigurgito). 
È opportuno sottolineare bene come la ripresa dell’attività sia sostanzialmente diversa fra donne che sono da sempre abituate ad attività fisiche intense ed invece donne che decidono di avvicinarsi alla palestra per la prima volta dopo il parto. Tutto questo tenendo presente in entrambi i casi la linea guida di non avere fretta e di partire con basse intensità per crescere poi gradatamente.

Nessun commento:

Posta un commento